Riassunto Completo Prima Guerra Mondiale (Storia)
Prima Guerra Mondiale
Inizio 28 luglio 1914 - Fine 11 novembre 1918
L'assassinio a Sarajevo dell' erede al trono d'Austria Francesco Ferdinando da parte di Gavrilo (1914) principe rivoluzionario di origine Serba. L'Austria, dopo questo avvenimento, dichiarò guerra ai serbi ignorando l'avvertimento ricevuto dalla Russia.
L'attacco parti dal desiderio di avere un paese composto solo di persone slave perciò si allea con la Serbia.
I tedeschi si alleano con l'Austria vs (Inghilterra Russia franchia) J; Giolitti decise di non partecipare alla guerra, facendo parte della triplice alleanza che comprendeva Italia Germania e Austria.
Ciò è stato possibile dato che tale patto doveva essere rispettato in caso una nazione nemica attaccasse l'Italia, la Germania o Austria ma in questo caso fu la Germania e l'Austria a dichiarare guerra perciò l'Italia non era obbligata ad intervenire.
La guerra all'inizi doveva essere una guerra lampo ma durò 4 anni la Germania attacca la franchia passando dal Belgio (Il Belgio era neutro) i tedeschi a 40km da Parigi vengo scoperti e vennero attaccati dall'esercito franco inglese l'Italia vedendo le cose come stavano andando decise nel aprile 1915 decise sotto all'ordine di Giolitti di firmare il patto di Londra alleandosi con l'intesa intesa, tradendo la triplice alleanza, con l' obbiettivo di ottenere dei territori al termine della guerra.
Gli austriaci, venuti a conoscenza del tradimento e decisero di attaccarono l'Italia ma gli italiani li respinsero, intanto l'Inghilterra e la Germania combattevano via mare ma arrivati ad un certo punto stremati dai combattimenti tornarono al proprio paese e si dichiararono vincitrici.
I tedeschi colpirono delle navi di rifornimento americane e gli americani senza pensarci 2 volte entrò a far parte del conflitto.
Nel 1917 la Russia si ritira dalla guerra firmando un trattato di pace con la germani andando a perdere svariati territori Inghilterra Italia e Francia si trovarono in difficoltà ma per fortuna a loro si unirono gli americani austriaci attaccarono l'Italia a caporetto l'intero esercito venne riorganizzato del generale armando Diaz gli austriaci persero piale
Austria e Germania sfiniti si arresero l'Italia ebbe la vittoria decisiva a vittorio veneto il 3 novembre 1918 austri armistizio 11 novembre Germania pace a guerra finita l'Italia non ebbe i territori promessi dal patto di Londra Dalmazia e fiume
Dopo guerra (Minimo)
Tutti i paesi erano usciti feriti da questa guerra, avevano perso economicamente ,a causa dei vari debiti che si erano creati, e socialmente ,a causa dei morti che la guerra si era portati con se.
Solo gli stati uniti, entrati in guerra in un secondo momento (2 anni prima della fine della guerra) erano usciti vincitori perché avevano perso poco economicamente e socialmente rispetto agli altri paesi anzi la loro economia crebbe.
Il prezzo che pagò l'Italia dopo la guerra fu altissimo 651.010 soldati, 589.000 civili per un totale 1.240.000 morti, l'economia che era basata sull'agricoltura perse una grossa fetta della sua forza-lavoro causando la rovina di moltissime famiglie e il mancato riconoscimento dei territori promessi da patto di Londra non era di aiuto (l'Italia avrebbe dovuto ottenere la Dalmazia settentrionale incluse le città di Zara, Sebenico e Tenin)
La
prima guerra mondiale decreta la fine della Belle Époque. Quell’epoca
di benessere diffuso (apparente che nasconde in realtà tante
contraddizioni) finì con la prima guerra mondiale. l simbolo delle belle
époque è sicuramente la torre Eiffel, l’ingresso monumentale
all’esposizione universale dell’89, l’edificio più alto al mondo in quel
momento, che dimostrava la potenza della Francia, paese più avanzato e
sviluppato. Quest’epoca di spensieratezza soprattutto per i ceti
borghesi, che nascondeva però tutte le contraddizioni che c’erano con le
lotte di classi, crollo con la prima guerra mondiale.
L’esposizione
universale tenutasi a Parigi tra il 14 aprile e il 10 novembre 1900,
rappresento lo specchio di un’epoca di invenzioni, scoperte, attrazioni,
curiosità, con oltre 50 milioni di visitatori. L’obiettivo era mostrare
la superiorità dell’uomo bianco e giustificarne la missione
civilizzatrice nel mondo. La rivolta xenofoba dei Boxer, in Cina, aveva
gli stessi obiettivi. Qui il governo occidentale rispose scatenando una
violenta repressione.
Prima della Guerra Abbiamo un clima in cui si
sviluppano correnti filosofiche secondo le quali il progresso della
conoscenza era da ricercare più nell’intuizione individuale che
nell’oggettività scientifica, e si sviluppano dottrine politiche che
respingevano l’idea di nazione, correlata agli interessi della borghesia
capitalista. l’insofferenza verso la morale borghese fu la base per la
nascita di movimenti artistici e culturali che esaltano la comunità
nazionale.
il radicalismo di destra e sinistra riteneva possibile la
realizzazione di un vero cambiamento solo attraverso una rivoluzione o
una guerra. guerra e rivoluzione sarebbero state accolte con Grande
entusiasmo, ma queste aspettative sono subito deluse dalla Rivoluzione
Francese, mito della guerra Come igiene del mondo, che trascinò l'Europa
in brutalità e sofferenze.
Il mondo si spacca in due, nasce la
triplice intesa, che comprendeva Inghilterra, Francia e Russia, e la
triplice alleanza, che univa Germania Italia e Austria. In questa
situazione il contrasto tra Germania e Francia aumentava sempre di più, e
l’Italia invece mostrava evidenti segni di disagio nel preservare
un0’innaturale alleanza con l’impero austro-ungarico. Lo scoppio della
guerra coglie tutti impreparati
La prima guerra mondiale doveva
essere una guerra lampo, ma alla fine coinvolse 28 paesi, creò immense
distruzioni e 8 milioni di persone morirono in Europa per questa causa.
Nel corso della grande guerra possiamo osservare un divario tra lo
sviluppo tecnologico degli arsenali militari e una concezione strategica
ancora ispirata al modello delle battaglie ottocentesche. si genera un
clima di follia, medici e psicologi iniziano a prendere confidenza con
una nuova forma di invalidità, la NEVROSI DI GUERRA, responsabile di
produrre sulla personalità dei soldati disturbi psichiatrici profondi.
Si parla di generazione perduta, segnata in modo indelebile dalla guerra
e incapace di abbandonare mentalmente la trincea per adattarsi al tempo
di pace.
La fine della guerra porto ad un periodo di risi economica e
instabilità sociale, tale da compromettere, come in Italia, la tenuta
democratica delle istituzioni. L’anno successivo si tenne la conferenza
di pace di Versailles, che pone le basi per la seconda guerra mondiale,
dove si riunirono tutti i capi di stato di tutte le nazioni, stabilì il
ridimensionamento della Germania, ritenuta principale responsabile del
conflitto. L’impero austro-ungarico svanì, e favorì il diffondersi di
regimi democratici nell’Europa centrale, permettendo la nascita di nuove
nazioni, mentre il disfacimento di quello ottomano formalizzò in molti
casi le conquiste coloniali acquisite dalle grandi potenze in medio
oriente. Questo procurò diverse controversie internazionali. Gli accordi
di pace furono proposti dal presidente americano Wilson, basati su
principi corretti come la libertà di scambio. In Germania dopo il
fallimento della Repubblica di Weimar (1918-1933) un tentativo di
istaurazione di una repubblica, che doveva stabilire un modello in
Europa, si affermò il partito nazista (1933), quindi si istaura una
dittatura a tutti gli effetti. In Italia invece Mussolini nel 1919 firma
il movimento dei fasci e prende il potere nel 1922, dopo la marcia su
Roma istaurando un regime autoritario (modello utilizzato in seguito
anche da Hitler in Germania). In molti paesi in Europa ci furono
dittature a stampo fascista, come in spagna con Francisco Franco. Nel
1917 nell’ex unione sovietica l’impero russo crolla con la rivoluzione
d’Ottobre e si instaura il regime comunista che poi sfocerà in una
dittatura totalitaria nel 1924 dopo la morte di Lenin.
La guerra
civile in Spagna portò al crollo delle istituzioni repubblicane e alla
nascita di un governo dittatoriale di stampo fascista. Alla fine degli
anni 30 la democrazia era presente solo in Francia, Inghilterra e stati
uniti. Il patto di non aggressione del 1939, stipulato tra Mosca e
Berlino, permetteva alla Germania di concentrarsi su in solo fronte,
ovvero le ultime democrazie rimaste in Europa.
L’Europa quindi
tra gli anni 20 e 30 era devastata dal conflitto causati dai regimi di
carattere totalitario, mentre l’America proprio in questo periodo inizia
a diventare autonoma rispetto all’arte europea, con un grande sviluppo
economico e politico fino al 1929, anno del crollo della borsa di Wall
Street, crisi prima finanziaria poi economica. In America riuscirono a
reagire, con politiche di investimento pubblico, conservando una forma
democratica, grazie a Roosevelt, investendo su molte imprese e sul
lavoro, anche dal punto di vista femminile (una vera e propria
rivoluzione). (Arrenda: differenza tra regime totalitario e dittatura) I
nuovi regimi (totalitari)
si formano su regimi di massa,
condizionando tutti i milioni di persone cercando di controllarne la
coscienza. Si sono serviti dell’educazione, del cinema e della radio per
propagandarsi. In particolare, anche l’arte fu un mezzo.
Per poter
conservare il consenso di massa bisognava intervenire su alcuni punti,
come l’arte visiva, molto importante per far arrivare i concetti a
tutti. Tutti si servono di un linguaggio comune, il linguaggio
classicista, in particolare il naturalismo classicista, accademico. In
Italia il punto di riferimento era l’arte romana. Richiamavano il
consenso richiamando a cose che tutti potevano riconoscere. In Germania
con Hitler diede l’incarico al ministro per la Cultura popolare e della
Propaganda nazista di occuparsi dell’arte. Soppresse il Bauhaus nel 1933
e nel 1937 organizzò a Monaco una mostra itinerante intitolata Arte
Degenerata che intendeva deridere le opere d’arte d’avanguardia non
accettabili dal regime, facendole girare in tutto il paese. Ritirò tutte
le opere d’avanguardia dai musei facendole scomparire. L’ingresso era
gratuito alla mostra e quindi milioni di persone la visitarono. In
Italia l’atteggiamento del regime fascista non fu netto, non ebbe una
posizione chiara. Da una parte non favorì le arti d’avanguardia, ma lo
tollerò, probabilmente perché anche gli artisti aderivano al partito
fascista. Un’eccezione è la Russia, che dal 17 fino al 24 Lenin ebbe
l’idea di rifondare l’arte per servire la Russia e addirittura invitò
tutti gli artisti d’avanguardia di organizzare il gruppo. Dopo la sua
morte con Stalin fu promosso il realismo socialista e bloccò lo sviluppo
dell’arte di avanguardia.
gli anni 20 sono caratterizzati da questa
sensazione di disorientamento, presente in arte nei celebri “orologi
molli” di Salvador Dalì, espressione della relatività soggettiva del
divenire, così come nel “romanzo ponte” che Marcel Proust porta a
termine tra il 1913 e il 1927. il romanzo come genere letterario diventa
in questi anni lo specchio privilegiato in cui si riflette lo
spaesamento in atto, le angosce, le speranze, le nostalgie.
viene
fuori un desiderio di totalità, che ti traduce nel recupero di arte
totale, aspirazione anche del Tardo Romanticismo. totale è anche il
desiderio di svago e eccesso, che trova soddisfazione nei nuovi balli
importati dall’America, nel consumo di alcolici, nella nuova sensualità
femminile, in cui donne con capelli corti e abiti maschili infrangono le
convenzioni sociali. totale è anche la crisi economica finanziaria,
l’aspirazione ad un nuovo modello di autoritarismo, con l’avvento del
fascismo in Italia e il suo controllo su ogni aspetto della nazione. ma
il totalitarismo, nato per riportare ordine, condurrà l’Europa verso una
crisi identitaria ancora più profonda.
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