Analisi le occasioni Eugenio Montale ( Italiano )
Testo
Solitudine ne sento in questa stanza
Anche se di gente non ne manca mai,
Io mi sento come un cane bastonato
Dalla rabbia di chiamare più non sai
Qualche amica per distrarmi ma è di
Troppo e nemmeno di scusarmi poi
Mi va mi va ha
Delusioni di più non ne ho ma ogni
Tanto vieni in mente
Dio! dimenticarti non sò non sò non sò hò
Oltretutto tu non sei come
Lei tu distruggi tutto quello che sei
E se tu mi stai sprecando no!
Ti giuro non ci stò
Tanto da poi non capire quasi più
Tu sei suono fumo e cibo dell'amore
Che io sfoglio con chi leggere non sà
Delusioni di più non ne hò
Ma ogni tanto vieni in mente
Dio! dimenticarti non sò non sò non so hò
Oltretutto tu non sei come lei
Tu distruggi tutto quello che sei
E se tu mi stai sprecando
No!
Ti giuro non ci stò
No!
Ti giuro non ci stò
LE OCCASIONI
Sono la seconda raccolta, contengono 54 liriche scritte nel pieno affermarsi del Fascismo e della Seconda Guerra Mondiale. Montale si rifugia nella difesa dei valori della cultura, attraverso una poesia più elevata e rarefatta influenzata dall’ermetismo. Il titolo allude alle possibili occasioni di salvezza che si offrono al poeta. Un ruolo fondamentale è attribuito alla memoria intesa come possibilità di recuperare passato a cui attribuire un senso che illumini il presente (Joyce). Tuttavia Il ricordo è negato e l'impossibilità di stabilire un legame con le figure del passato disorienta il soggetto. Centrale è la presenza di figure femminili che appaiono salvifiche. Notiamo fattezze stilnovistiche della donna Angelo cantata con il senal Clinzia, come Petrarca fece con Laura . Ella diviene emblema dei valori laici della Cultura e dello Spirito, gli unici che si oppongono alla violenza della storia. Lo stile dell'Opera si innalza recuperando forme più tradizionali rivisitate Alla luce di un classicismo moderno. Le liriche si differenziano dell'ermetismo per il rifiuto dell'analogia è il ricorso al correlativo oggettivo vale a dire immagini e oggetti emblematici che rinviano a precisi stati d'animo e sensazioni. Clizia non potrà mai essere come Beatrice la quale incarnava la teologia. Qui la visione è Laica. Non serve essere cattolici per riconoscere cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
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