ENZO RUSSO LA VESTAGLIA ROSA

LA VESTAGLIA ROSA DI ENZO RUSSO

Un maresciallo di nome Ghidelli si ritrova sulla scena del crimine di un omicidio. La vittima è un uomo, un banchiere, che viene ritrovato da solo nel bagno di casa sua e della moglie, chiuso dall’interno. Questo non spiegherebbe come qualcuno abbia potuto ucciderlo e poi scappare. È Bertellini, il segretario a preoccuparsi del fatto che l’uomo fosse rimasto nel bagno per molto tempo e ad avvisare la moglie Rosa e il domestico Bastiano. Essi insieme sfondano la porta e trovano il corpo del banchiere; Rosa e Bastiano corrono ad avvisare la polizia lasciando il Bertellini da solo nella stanza del delitto. 

Subito dopo chiamano la polizia e entra in scena il maresciallo Ghidelli. Lui cerca di trovare una spiegazione plausibile a quanto accaduto. Poteva trattarsi di suicidio dal momento che la porta essendo chiusa dall’interno l’assassino non sarebbe potuto uscire. 

Il giorno dopo torna nella casa del banchiere a esaminare la questione. Il maresciallo dopo un po’ di riflessioni è sempre più vicino alla verità. Nella villa si doveva per forza nascondere un complice dell’assassino. Intervistando Rosa era emerso che subito dopo aver sfondato la porta non era riuscita a vederlo in faccia ma una volta dopo essere tornata in camera era riuscito a riconoscerlo.

Ghidelli capisce che il Bertellini si era fatto aiutare da un complice ad ucciderlo con una scossa elettrica e aveva nascosto il cadavere del banchiere sotto al letto; il complice ha indossato la vestaglia rossa per non essere riconosciuto e si è chiuso in bagno fingendo di essere morto. Quando il Bertellini è rimasto solo in stanza ha tolto il cadavere da sotto il letto e lo ha messo steso a terra in bagno. Il complice era rimasto nascosto nella villa.

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