Risposte testo la nostalgia ferita di Eugenio Borgna pp. 67-69 Tipologia A (Italiano)

Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche diattualità

 Testo

La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c'è vita che non possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell'anima, la gioia e la letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell'interiorità, e delle emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e infine sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è frequente, che si voglia sfuggire all'esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel passato, e di quello che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria vissuta, sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei nomi e dei numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende riflettere sul tema sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant'Agostino nelle Confessioni, ha bisogno di tenerne presenti la complessità e la problematicità.


Eugenio Borgna, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69 

 

 Esercizio

Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si può provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell'infanzia o dell'adolescenza, di un amore, di un'amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare  l'interiorità e di riflettere sulla «storia della nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.
Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?
Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.

 

Risposte

Io sono pienamente d’accordo con psichiatra Eugenio Borgna, anche io penso che la nostalgia e le sue sorelle sono fondamentali per la vita.

Ci regalano un po' di colore durante la giornata, ci fanno capire cos'è giusto e cosa no o come comportarci con determinate persone in determinate situazioni, ci fanno bene perché ci rendono liberi e diversi gli uni dagli altri, ma soprattutto ci fanno sentire vivi, vivi come non mai.

Sembra strano, ma sentirsi vivi non è così scontato.

Come anche il psichiatra Eugenio Borgna ci fa notare verso la fine del testo, ahimè, esistono persone che non hanno il lusso di sentirsi vivi.

Ciò accade a causa di un trauma o anche per colpa di una malattia, una malattia come ad esempio la demenza senile, che, piano piano, giorno dopo giorno, ti porta a dimenticare tutto ciò che sei, che sei stato e sopratutto, ti impediscono di essere ciò che volevi diventale, non credo che al mondo esista una malattia peggiore di questa.

Dimenticare chi sei, e tutti i tuoi ricordi ti impedisce di provare emozioni, e se non provi emozioni non puoi dire di essere umano, perché si, in fondo, se ci pensi bene questo è.

Quello che ci differenzia dagli altri animali e da tutti i robot che abbiamo costruito dal 2000 in poi è proprio questo.

L'insieme di emozioni che proviamo, la felicità, la gioia,

la nostalgia, la malinconia, la tristezza, il rimpianto, l'ansia, la timidezza, il dolore, ma no quello fisico, io parlo del dolore dell'anima, quel dolore che sentiamo quando commettiamo un'azione che non vuoi fare, ma che devi fare a causa un motivo che va oltre tua stessa volontà, ma, per un0 motivo mistico che va oltre la mia conoscenza, crescendo si inizia a smettere di vivere.

Non so perché, ma gli adulti, con l'avanzare dell'età, si dimenticano di ciò che hanno fatto in passato e decidono, così, dalla mattina alla sera, di gettare anni della loro vita nel dimenticatoio.

Così, senza uno scrupolo, senza un minimo di esitazione, si autoconvincono che gli insegnamenti fatti in passato non valgono più nulla, come se crescendo le regole e gli insegnamenti acquisiti sino a quel momento, non siano più validi, ed il peggio e che, dopo essersi dimenticati il passato, rimangono lì, fermi, impassibili e non cercano minimamente un nuovo stimolo, una nuova emozione, un qualcosa che sia fuori dalla loro "bolla", ma secondo me non dovrebbe essere così.

Sì, è vero, crescendo si cambia, si diventa diversi a causa dei vari impegni presenti nel mondo degli adulti, ma cambiare non significa dimenticarsi chi si è, e non significa nemmeno smettere di cercare nuovi stimoli, per questo quando io ho deciso di crescere, come tutti, ma di rimanere me stesso e di non perdere quella voglia di conoscenza, quella voglia di curiosità, quella voglia di vivere la vita presente in ogni essere umano; e quando mi sembrerà di perdere tutto ciò, penserò a questo testo, ai miei sogni, ai miei obiettivi, a ciò che ho imparato quando ero più giovane, e grazie ad un po di nostalgia riuscirò a non perdere la cosa più importante che un essere umano può ottenere in un'intera vita... la possibilità di sognare.

Commenti

  1. Bellissimo testo e grazie mille questa page è fantastica 🤩

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  2. Grazie mi state aiutando a fare il tema

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