Riassunto completo su Hans Arp (Arte)

 Appunti realizati da: 𝑴𝒐𝒓𝒆𝒏𝒂 𝑰𝒂𝒍𝒆𝒈𝒈𝒊𝒐

 

HANS ARP


Nasce a Strasburgo nel 1887 e muore a Basilea nel 1966. Ha una solida formazione accademica, tra Weimar e Parigi, e soprattutto con le influenze astratte del gruppo Der Blaue Reiter (1912).

 

 

RITRATTO DI TRISTAN TZARA (1916\17)


In questo quadro Arp segue l’idea di Tzara. Potrebbe sembrare un quadro astratto, infatti vediamo gli elementi che compongono il rilievo il legno policromo sono forme praticamente astratte, con nessun riferimento alla realtà naturale; oppure un collage cubista, perché fatto da tanti pezzi di legno colorati e poi incollati tra di loro, ma non lo è perché è il ritratto di Tristan. Ma il soggetto è riconoscibile esclusivamente perché suggerito dal titolo. Sceglie di ritrarre Tzara perché era lui che diceva che bisognava usare la legge del caso per realizzare un’opera d’arte, e che bisognava comporre una poesia ritagliando le parole di un articolo di giornale e estraendole casualmente. L’artista da all’opera anche un secondo titolo, “LA DEPOSIZIONE DEGLI UCCELLI E DELLE FARFALLE”.

Ritagliò delle sagome casuali di una pagina di giornale, le fece cadere ad un metro sul pavimento, e così come sono cadute così sono state riprodotte graficamente e ricostruite in questa composizione in legno. Come le foglie che cadono da un albero non si allineano con simmetria geometrica, ma casualmente, così gli elementi di questo ritratto creano una forma nella quale ciascuno può leggere qualsiasi cosa, secondo la propria sensibilità e i propri stati d’animo, come nelle nuvole bianche di un cielo estivo. Arp dice che: “La LEGGE DEL CASO comprende tutte le altre leggi ed è insondabile come la causa prima da cui deriva ogni forma di vita”.

In questo modo “un quadro o una scultura che non hanno avuto l’oggetto per modello sono concreti e sensuali quanto una foglia o una pietra”, e il loro non rappresentare qualcosa di riconducibile ad una forma reale è un pregio. L’azione umana, volendo razionalizzare quelle che Arp chiama “sculture elementari”, tenderebbe a distruggerne ogni spontaneità.

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