Risposte compito di Telecomunicazione Striscie Krone + Descrivere i cavi di collegamento + La Modulazione di Ampiezza + La Modulazione di Frequenza + La Modulazione impulsiva P.C.M. + Amplificatore Operazionale + IL Sommatore Invertente + Banda Passante di un Amplificatore + L’ A. O. Come Comparatore ( Telecomunicazione )

Domande

1 Le Striscie Krone ,a cosa servono , quante coppie riesce ad ospitare, le tecniche per cablare le coppie sulle striscie Krone.

2 Descrivere i cavi di collegamento e fare un esempio di cavi a 20 coppie e come vengono individuate le linee telefoniche sul box Telecom .

3 La Modulazione di Ampiezza 

4 La Modulazione di Frequenza

5 La Modulazione impulsiva P.C.M.


6 Le caratteristiche dell’ Amplificatore Operazionale

7 Amplificatore operazionale nella configurazione Invertente

8 IL Sommatore Invertente

9  L’ A. O. Come Comparatore

10 Banda Passante di un Amplificatore


Risposte

1) Le strisce krone permettono di inserire 10 coppie. Ogni striscia è formata da una parte superiore e da una parte inferiore, nella parte superiore vengono posizionati i cavetti montanti provenienti dalla centrale pubblica, dal gestore telefonico (Vodafon, Fastweb, Telecom anche se l’ultimo miglio è sempre di proprietà Telecom), invece, nella parte inferiore, quella con la numerazione, serve per la parte di terminazione quindi viene collegato il cavo che va nell’abitazione. I cavetti sono a 2 coppie, quindi ci saranno due colori, un colore portante e un colore di controllo (o di riferimento). Le singole coppie vengono inserite dalla parte posteriore e passate davanti. La striscia permette di attestare 10 cavi, fino ad arrivare alla decima coppia, quindi 10 numeri telefonici.

Lo strumento si chiama inseritore krone LSA formato da una guida in plastica, che serve a mantenere il filo dritto, e da piccole lamette in ferro che spingono il cavetto all’interno e lo tagliano. La parte terminale è una piccola tronchesina che taglia. 


2) I cavi di collegamento o fili di collegamento sono costituiti generalmente da 15 coppie di cavetti intrecciati tra di loro ed ogni coppia di cavetti hanno un colore di riferimento fisso . 

La cabina o box è fatta in un modo speculare anche all’interno della centrale Telecom. 

Così come ci sono 100 coppie nella cabina per strada, così sono attestate altrettante coppie in maniera speculare nei box Telecom.

Ogni box porta una sigla che identifica il blocco e il permutatore, la stessa sigla è presente anche all’interno della centrale del gestore telefonico. 

All’interno della centrale abbiamo la stessa configurazione in maniera speculare perché così facendo si semplifica il lavoro degli gli addetti alla manutenzione che ,in caso di mal funzionamenti, possono far riferimento alla cabina presente in  centrale senza dover spostarsi nella città dov'è presente la cabina guasta.

Nel box ci sono 10 strisce, quindi si possono attestare 100 coppie, 100 numeri di telefono, ognuno identificato seguendo un preciso schema.

Anche all’interno della centrale Telecom hanno lo stesso schema, ogni modifica apportata al box dovrà essere riportata anche all’interno dei commutatori Telecom per non sbagliare i riferimenti. 

3) In telecomunicazioni, la modulazione di ampiezza, è una tecnica di trasmissione usata per trasmettere informazioni utilizzando un segnale a radiofrequenza come segnale portante. 
Per fare ciò si deve modulare l'ampiezza del segnale radio che si intende utilizzare per la trasmissione in maniera proporzionale all'ampiezza del segnale con cui si intende trasmettere e tale segnale conterrà l’informazione che si andrà a trasmettere.
Questa tecnica è stata usata agli albori delle trasmissioni radio. 
Nel caso della trasmissione binaria, così come avviene col telegrafo, una bassa potenza corrisponde ad uno 0 mentre un’alta potenza corrisponde ad un 1. 
I principali inconvenienti sono 2, i disturbi durante la propagazione del segnale, tali disturbi si vanno a sommare ,direttamente in ampiezza, al segnale che si sta trasmettendo falsandone così il trasporto di informazione cioè introducendo errori è la poca efficienza che richiede l'uso di potenze maggiori per coprire le stesse distanze

4) In telecomunicazione la modulazione di frequenza, conosciuta con la sigla FM, è una delle tecniche di trasmissione utilizzate per trasmettere informazioni usando la variazione di frequenza dell'onda portante.
Rispetto alla modulazione di ampiezza, precedentemente descritta, ha il vantaggio di essere molto meno sensibile ai disturbi e di permettere una trasmissione di miglior qualità. Ha inoltre un'efficienza energetica superiore, che è data dalla potenza del segnale modulato FM e questo permette al segnale di arrivare a destinazione senza dover essere potenziato ulteriormente.
Questa qualità è possibile grazie a circuiti molto più complessi, sia per i dispositivi che devono trasmettere il segale, sia per i dispositivi che devono ricevere tale segnale.

5) Le modulazioni ad impulsi sono utilizzate per la trasmissione di segnali analogici, impiegando come portante un segnale ad impulsi, ovvero un segnale a forma d’onda rettangolare, costituito da una successione di impulsi di uguale ampiezza e durata ed ugualmente distanziati fra loro nel tempo.
Un tipo di modulazioni ad impulsi è la PCM cioè Pulse-code modulation  ,"modulazione a codice di impulsi",che consiste nel rappresentazione digitale di un segnale analogico. 
Questo metodo nasce per campionare vari segnali per poi trasmetterli tutti attraverso un unico cavo, questo è possibile grazie ad un campionamento dell'ascissa del segnale  attraverso degli intervalli regolari.
Tutti i valori letti vengono poi quantizzati ed infine digitalizzati ,in genere  vengono codificati in forma binaria. 
La PCM è ampiamente utilizzata nei sistemi di telefonia, ma si basano su questo principio anche molti standard video.

6) Un amplificatore operazionale ideale è un particolare tipo di amplificatore differenziale che gode di 4 caratteristiche:

1.Guadagno differenziale di tensione infinito. Tale guadagno è relativo al solo amplificatore operazionale, senza alcun collegamento ad altri componenti esterni (in termini tecnici: ad anello aperto oppure Open-Loop Gain). Questo implica che la tensione di ingresso ΔV deve essere nulla, altrimenti l'uscita assume valori infiniti, positivi o negativi.

2.Impedenza di ingresso infinita. Questo implica che le due correnti in ingresso devono essere nulle

3.Impedenza  di uscita nulla. Questo significa che la tensione di uscita (e quindi il guadagno) non dipende dalla corrente di uscita (e quindi da eventuali resistenze collegate tra uscita e massa). Significa anche che la corrente di uscita può assumere qualunque valore, con verso in uscita (source) oppure in ingresso (sink)

4.banda infinita. Questo significa che le caratteristiche (guadagno, correnti, tensioni...) non dipendono dalla frequenza del segnale di ingresso


7) Un amplificatore in configurazione invertente è costituito da due resistenze ed un amplificatore operazionale.



R2 connette l'uscita all'ingresso invertente. Si tratta quindi di un circuito a retroazione negativa.

La tensione di ingresso è collegata all'ingresso invertente dell'operazionale tramite R1.

L'ingresso non invertente è connesso a massa.

Se si confronta tale schema con quello dell'amplificatore non invertente si nota che Vin e massa in ingresso sono collegati "al contrario". Non cambia invece per nulla il collegamento di R2.

8) IL Sommatore Invertente viene utilizzato per sommare più segnali insieme, esistono tante configurazioni diverse tra di loro ma, la configurazione più facile e veloce è quello con l'Amplificatore Operazionale.

Un sommatore si costruisce applicando ad un ingresso dell'amplificatore più segnali insieme, tramite delle resistenze.



In questo caso sono state sommati tre segnali v1,v2,v3, tramite tre resistenzeR1,R2,R3.

Applicando il principio di virtual ground, che viene usato quando un nodo di un circuito elettronico che pur non essendo collegato direttamente al potenziale di riferimento, presenta caratteristiche analoghe ad esso, ricaviamo Vo in funzione dei tre segnali d'ingresso:

I=I1+I2+I3

dove:

I1=v1/R1 ;      I2=v2/R2 ;

I3=v3/R3 ;       I=V0/R

Dopo aver applicato la legge di Ohm si deve trovare vo

vo=RI

quindi: vo=R(I1+I2+I3)

quindi: vo=R(v1R1+v2R2+v3R3)

quindi: vo=−⋅(R/R1v1+R/R2v2+R/R3v3)

supponendo e ponendo R1=R2=R3 otteniamo:

vo=R/R1(v1+v2+v3)

Quindi il circuito effettua la somma dei tre segnali amplificata del fattore R/R1.

Se le resistenze sono diverse tra di loro, la tensione in uscita assume il valore della somma dei segnali d'ingresso aventi peso differente.


9) In elettronica si dice comparatore un circuito in grado di confrontare fra loro due segnali di ingressofornendo in uscita un livello alto e basso a seconda di quale dei due segnali di ingresso è maggiore dell'altro.

Il modo più semplice di realizzare un comparatore è utilizzare un amplificatore operazionale ad anello aperto, cioè senza collegamento di retroazione.

I due segnali da confrontare vengono collegati con l'ingresso invertente e non invertente dell'operazionale.

L'uscita dell'operazionale vale +Vsat (tensione di saturazione a livello alto) se il segnale applicato all'ingresso + è maggiore di quello applicato all'ingresso -; viceversa l'uscita dell'operazionale vale - Vsat (tensione di saturazione a livello basso).


10) Per banda passante di un amplificatore si intendono tutte le frequenze, dalla più bassa alla più alta che vengono amplificate in modo uniforme dall'amplificatore.

Dato che esistono svariati fattori che influenzano la banda passante  quando si progetta un amplificatore si fa in modo di avere un valore più alto possibile.


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