Riassunto Appunti sulla filosofia cristiana + Agostino + De civitate dei (Filosofia)

La filosofia cristiana

Dopo le persecuzioni dei cristiani punto le cose mutarono con l'imperatore Costantino che si rende conto della forza del cristianesimo e emancipa la libertà dei cristiani. La filosofia cristiana è stata rivoluzionaria perché viene presentata come l'espressione computer la verità punto la filosofia cristiana dà una risposta al connubio tra fede e ragione infatti si apre una dialettica con la quale nasce e si definisce il pensiero filosofico cristiano. I filosofi medievali cristiani e musulmani e la bara no strategie diverse per conciliare la verità della fede con i contenuti della Regione e rispetto alla filosofia ellenistica dà una risposta diversa Dio onnipotente e onnisciente. I tratti distintivi della filosofia cristiana sono:

1) Un Dio diverso con una concezione diversa

2) Un Dio di bontà

3) Si introduce il concetto di amore

4) Il valore del cristianesimo si racchiude nell’etica cristiana

5) Il Dio cristiano è persona


È un Dio che dà una parte crea il mondo, dall’altra riscatta l’uomo dalla sua concezione di peccatore. Il valore assoluto di ogni individuo risiede nell’interiorità  della coscienza dell’essere egli una persona. Un Dio con dei diritti. Proprio con la filosofia cristiana si apre un rapporto tra fede e ragione. La fede religiosa e la filosofia come ragione sono due diversi modi per rispondere alle domande fondamentali dell’uomo. I maggiori esponenti sono Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino. Agostino lo troviamo tra la fine della Tardo antichità mentre Tommaso tra il basso e l’alto medioevo. Agostino fa parte della patristica mentre Tommaso della scolastica. Agostino si accosta a Socrate mentre Tommaso ad Aristotele.


Agostino

Agostino fa parte della patristica. Agostino è stato un rivoluzionario ed ebbe un figlio anche molto giovane. Ebbe una vita molto turbolenta fino ai 20 anni. Lui ebbe un percorso per arrivare a parlare della sua interiorità. Anticipa la filosofia umanistica. Lo troviamo tra il IV e il VII secolo d.C. Aurelio Agostino nasce nel 354 d.C. a Tagaste. il padre era un piccolo personaggio terriero e la madre era fortemente cristiano e lo influenzerà molto. Partecipa alla vita dei giovani e del ribelle fine 19 anni. All’età di 19 anni e lesse l'Ortenzio e da qui nasce la sua passione. Ebbe un istruzione classica fondata sulla retorica. Ebbe un periodo di crisi spirituale e la mamma e il vescovo Ambrogio lo influenzeranno molto. Dallo stesso Ambrogio riceverà il battesimo che morirà da lì a poco. Nel 395 divenne vescovo d'Ippona e da qui inizia il suo iter pastorale e scrisse molte opere tra cui le confessioni e il “de civitate dei”. Il de civitate dei e stato scritto dopo il sacco di Roma da parte di Alarico. Nel 430 morirà ad Ippona e venne ucciso da dei vagabondi che assediarono la città.


Filosofia

Per Agostino la filosofia è un dialogo interiore e questo ci dimostra che la ispira Socrate. Agostino ricerca il suo dialogo Interiore e socraticamente cerca il dialogo con se stesso. Infatti nella propria interiorità vi è Dio. Dio nel dialogo con l'individuo e presente assente nello stesso momento come se parlasse con questa voce che è parlante e silenziosa. non rivolge l'attenzione al mondo materiale ma ricerca l'interiorità dell'uomo perché secondo lui la via di quest'ultimo è questa ed è guidata da Dio. Lui riflette su se stesso e vuole codificare la sua esperienza personale e fa un percorso di ricerca si basa sulla sua filosofia. Il percorso gli indica di basarsi sulla ragione e sulla fede e non c'è una distinzione fra le due c'è il tra filosofia e teologia. Lui anticipa Cartesio, il dubbio cartesiano, perché afferma che chi dubita esiste è già nella verità che poi lo porterà con la teoria dell’illuminazione a Dio. La ricerca agostiniana analizza l’anima e dio partendo dal dubbio scettico. Lui si rifà a Socrate per quanto riguarda il dubbio mentre a Platone per quanto riguarda la teoria delle idee.


Teoria dell’illuminazione

Il concetto di illuminazione è uno degli aspetti più importanti per quanto riguarda la teoria agostiniana della conoscenza cioè il concetto stesso di illuminazione vuol dire essere in grado di vedere. Quindi il nostro intelletto è in grado di andare verso la verità in quanto è illuminato da una luce interiore cioè Dio. L’illuminazione dal punto di vista della conoscenza È l'espressione della tesi che la creatura intelligente, quella che segue la ragione, dipende da Dio. la teoria dell'illuminazione si riferisce al fatto che Dio è il creatore di tutto appunto questo mette in evidenza l'importanza del rapporto tra fede e ragione perché la ragione che la porta a identificare Dio.


Il tempo

Un altro concetto importante in Agostino è il tempo che lo definisce come una distensione dell'anima. Il tempo si di stende sia come memoria del passato sia come attenzione al presente e come attesa del futuro.


Il male

Un altro aspetto importante è quello del male. il male per Agostino e il male morale cioè il peccato c'è il frutto delle azioni volontarie dell'uomo e l'uomo ne è pienamente responsabile. il male fisico una conseguenza del mare morale. Un'altra affermazione di Agostino e che il male non ha un' esistenza ontologica cioè dello studio dell'essere in quanto essere. il male quindi non è altro che un difetto una privazione dell'essere quindi è il non essere e questo è paragonabile al male metafisico.


De civitate dei

Un'altra opera importante di Agostino e il de civitate dei. Questo però sarebbe la città di Dio e la scrive in conseguenza della caduta di Roma quindi alla presa di Alarico. 

In questa opera descrive due città:

Quella terrena e quella celeste. Agostino parti dal presupposto che è la natura umana è viziata dal peccato originale e questo genere i cittadini della città terrena. ci sono vari aspetti della città terrena infatti in essa vi è amore per le creature disprezzo di Dio è il simbolo e Caino, come istituzione vi è lo stato o l’impero. Invece nella città celeste vi è  amore di Dio e il disprezzo per le creature , il simbolo e Abele e l'istituzione e la chiesa. Agostino nel de civitate nei vuole affermare che la vita del cristiano viene posto davanti ad una alternativa:


1)  Vivere secondo la carne

2)  Vivere secondo lo spirito


Infatti la storia umana si sviluppa tra questi due aspetti. La città terrena e destinata all'oblio, alla contenente un azione umana del peccato e alla natura demoniaca . la città celeste invece è la città della santificazione. Questi due modelli di città però non sono in antagonismo virgola non vi è lo stato da una parte e la chiesa di un alta anzi vi è un Unione tra stato e chiesa. Lui auspica che la città terrena seguo comunque la città di Dio.


Il dubbio

Agostino si pone il problema del dubbio scettico c'è quello di quei parlava Socrate. Lui parte dal presupposto che i sensi sono ingannevoli e quindi nessuna certezza può derivare dall' esperienza. In questa vi è una razionalità empirista infatti per i sensi intendeva la società dell'esperienza cioè i dormienti. Divide tra quelli che seguivano la doxa e coloro che seguivano la ragione. Agostino afferma che i dormienti non sanno distinguere il vero dal falso però nessuno di essi può dubitare di esistere.


Tommaso

Tommaso rappresenta uno dei maggiori esponenti della scolastica in Tommaso si nota ancor di più il connubio tra ragione fede e diventa più forte . Tommaso subordina la ragione alla fede quindi la ritiene come l'ancella della fede. Tommaso d'Aquino e nacque a Roccasecca nel 1222 nel Lazio. Rispetto D'Agostino ha una gioventù molto diversa. quasi subito e convinto ad entrare nell'ordine dei domenicani e distinguersi per la strada religiosa. Fin da piccolo entra nell’abbazia di Montecassino dove aveva iniziato i suoi studi entra nell'ordine benedettino. Ha viaggiato molto e ha frequentato anche il convento di Napoli, l'università ma inizia a viaggiare anche a livello europeo ed ha anche avuto l'occasione di incontrare diversi filosofi del tempo. Per Tommaso è importante il ruolo della ragione collegato alla fede. In un primo momento, del rapporto tra fede e ragione, ne parla come.se la ragione fosse subordinata alla fede; In un secondo momento li divide cioè afferma che la fede a un campo mentre la regione ne ha un altro punto lui afferma che la ragione e fondamentale per la fede pur mantenendo la propria autonomia. Tommaso, ha una visione più ottimistica sull'uomo e sulla natura. La filosofia di Tommaso si accostò molto a quella rissa tecnica riguardo soprattutto alla metafisica aristotelica c'è il concetto dell'essere punto per Tommaso l'essere si sviluppa diversamente infatti lui attua una riforma dell'essere aristotelico. nel suo percorso Tommaso arriva a considerare Dio come l'essere per essenza cioè Dio l essere necessario con lui che the esistenza c'è il creatore. Divide tra essere e le creature punto le creature infatti hanno l'essere solo per partecipazione. Dio e l'essere che conferisce e senza punto la ragione può provocare l'esistenza di Dio ed al teologo, colui che afferma l'esistenza di Dio, non servono delle dimostrazioni punto per coloro invece che non credono nell’esistenza di Dio porta avanti delle vie e sono le famose 5 vie di dimostrazioni di Tommaso. Per affermare queste 5 vie Tommaso parte degli effetti per arrivare alla causa appunto ci sono delle vie che si ottengono a priori e altri che si recavano a posteriori punto lui parte da quelle a posteriori.


 Le 5 vie sono:

1) La prima via è: a partire dal moto. La prima via che conduce la dimostrazione di Dio e che il movimento esiste ed è percepito dai sensi e per via di questo movimento si può risalire a qualcosa che fa muovere il tutto punto se partiamo dal presupposto che c'è un movimento e che le cose si muovono ci deve essere qualcosa qualcuno che spinge questo movimento. Si risale il principe del movimento quindi perché non lo percepiamo.


2) La seconda via è: dalla nazione di capi causa efficiente. Vi è un ordine delle case cause efficienti In cui la superiore spiega inferiore punto non vi è alcun effetto senza una causa; ad ogni effetto che si produce ci deve essere necessariamente una causa.


3) Più la terza via e: dal possibile e dal necessario. La terza via si basa sul concetto di possibile necessario poiché le cose sono contingenti cioè possono essere e non essere cioè bisogna concludere che esiste il necessario cioè deve esistere un essere necessario di per sé dal quale è scatenato il tutto punto quindi l'essere assolutamente necessario e Dio.


4) La quarta via è: quella dei gradi punto nella quarta via abbandonai ragionamento aristotelico. La quarta via afferma che dalla gradualità delle perfezioni si risale ad un essere che possiede tale perfezione cioè Dio.


5) La quinta via è: quella del fine, il governo del mondo. Tommaso dice che le cose prive di intelligenza te non un fine cioè ogni essere umano va verso un fine, ma anche gli esseri privi di coscienza devono essere stati ordinati da un essere superiore.


queste 5 vie ci portano al cuore del pensiero di Tommaso che prenda in considerazione la filosofia la teologia quindi in modo che la regione serva uno all'altro e prende in considerazione anche le loro differenze punto la filosofia di qua mostra con opportune prove il ragionamento che Dio esiste ma esse non può dirci nulla sulla sua esistenza. 

Dio infatti è essenza ed esistenza. 

La filosofia può affermare che Dio è unico poiché è la fonte da cui scaturiscono tutte le cose . 

Descrive il rapporto tra Dio e l'uomo nella teoria dell'analogia. Il rapporto fra uomo e Dio e un rapporto analogo. 

Dio e l'uomo non sono sostanze nello stesso tempo ma sono in un modo analogo in quanto Dio è l'essenza che implica l'esistenza e l'uomo è un ente che esiste non per assenza ma riceve essere d'addio. Le creature partecipa nell’essere poiché non sono in grado di passare dall’essere all'assistenza ma sono l'atto creativo di Dio quindi hanno l'essere per analogia.

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