Risposte sul testo Ilvo Diamanti, Studiate! ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO (tipologia B) (Italiano)

ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO (tipologia B)


Ilvo Diamanti, Studiate!

Cari ragazzi e care ragazze, cari giovani: studiate. Soprattutto  –  anche se non solo  –  nella scuola

pubblica. Ma anche quando non siete a scuola. Quando siete a casa vostra o in autobus. 

Seduti in piazza o ai giardini. Studiate. Leggete. Per curiosità, interesse. 

E per piacere. Per piacere. 

Anche se non vi aiuterà a trovare un lavoro. Tanto meno a ottenere un reddito alto. 

Anche se le conoscenze che

apprenderete a scuola vi sembreranno, talora, in-attuali e im-praticabili. 

In-utili. Nel lavoro e anche fuori, spesso, contano di più altre “conoscenze” e parentele. E i media propagandano altri modelli.  

Veline, tronisti, “amici” e “figli-di”. Studiate. Gli esempi diversi e contrari sono molti. 

Non c’è bisogno di rammentare le parole di Steve Jobs, che esortava a inseguire i desideri. A essere folli. Guardatevi intorno. Tanti ce l’hanno fatta. Tanti giovani  –  intermittenti e flessibili  –  sono convinti di farcela. 

E ce la faranno. Nonostante i giovani  –  e le innovazioni  –  in Italia facciano paura.

Studiate! Soprattutto nella scuola pubblica. Anche se i vostri insegnanti, maestri, professori non godono

di grande prestigio sociale. E guadagnano meno, spesso molto meno, di un artigiano, commerciante, libero professionista. Anche se alcuni di loro non fanno molto per farsi amare e per farvi amare la loro disciplina. 

E, in generale, l’insegnamento. Anche se la scuola pubblica non ha più risorse per offrire strumenti didattici adeguati e aggiornati. Anzi, semplicemente: non ha più un euro. Ragazzi: studiate.

Nella scuola pubblica – che è di tutti, aperta a tutti. Studiate. 

Anche se nella vita è meglio furbi che colti.

Anzi: proprio per questo. Per non arrendersi a chi vi vorrebbe più furbi che colti. 

Perché la cultura rende liberi, critici e consapevoli. Non rassegnatevi. 

A chi vi vorrebbe opportunisti e docili. E senza sogni.

Studiate. 

Meglio precari oggi che servi per sempre.


(Ilvo Diamanti, “la Repubblica” 12 ottobre 2011, ora in Tempi strani. Un nuovo sillabario, Feltrinelli,Milano, 2012)


Comprensione e analisi

1) Individua il tema principale e la tesi dell’autore.

2)  Individua gli argomenti addotti dall’autore a sostegno della sua tesi.

3) Ilvo diamanti scrive: “Tanti giovani -intermittenti e flessibili- sono convinti di farcela”. A fare

che?

4) I termini “conoscenze”, “amici”, “figli di” sono posti tra virgolette perché

a) Sono usati impropriamente

b) Sono usati in senso metaforico

c) Hanno un senso allusivo

d) Sono una citazione

5) Le parole “in-attuali”, “im-praticabili”, “in-utili” presentano il prefisso negativo separato da un

trattino per

a) Mostrarne la composizione

b) Accentuarne la negatività

c) Mostrare la differenza tra apparire ed essere

d) Esprimere un senso ironico


Produzione

Rifletti sul contenuto del testo ed esprimi la tua opinione sul problema affrontato, argomentandola

adeguatamente.

 

Risposte

1) Il tema principale presente nel testo è un messaggio molto importante che dovrebbe arrivare a tutti i ragazzi di oggi cioè quello che le persone dovrebbero studiare per loro stessi, per essere più colti, più svegli e non per avere solo un bel voto a scuola.


La tesi invece che porta l'autore è che la scuola pubblica non è l'unico posto dove si può studiare ma qualunque posto o momento della nostra vita è buono per studiare e per diventare sempre più colti  


2) Gli argomenti a sostegno della tesi dell'autore sono vari. 

1) Per realizzare i propri sogni occorre uno studio e questo vale per qualunque sogno, che tu voglia diventare un cuoco o un ingegnere

2) Si deve studiare per se stessi perché lo studio ci permette di essere preparati davanti agli eventi della vita

3) Lo studio ci permette di essere liberi e non servi o marionette comandate da qualcuno


3) La frase “Tanti giovani -intermittenti e flessibili- sono convinti di farcela” fa riferimento alle idee, alle innovazioni che i giovani hanno e per quanto possano essere "intermittenti e flessibili" cioè per quanto le loro idee possano essere strane OGGI un domani potrebbero essere realizzate ed essere usate da tutti.

4) C

5) B


Produzione 

Nei giorni nostri la scuola è una tappa molto importante nella vita dei ragazzi rispetto al passato dove la scuola veniva messa in secondo piano, subito dopo il lavoro e dove la maggior parte dei ragazzi ,nel migliore dei casi, si fermava subito dopo la terza media.


Ciò accadeva perché le famiglie avevano bisogno di manodopera, di soldi per poter arrivare a fine mese con una certa tranquillità economica, per chi voleva studiare e andare oltre la terza media prima d'iniziare a frequentare una scuola doveva fare prima i conti in tasca per vedere se si poteva permettere il lusso di studiare.


Fortunatamente ,col tempo, gli istituti superiori e le università sono diventate accessibili alla maggior parte delle famiglie e questo è dovuto un po al miglioramento dell'economica e un po perché le famiglie hanno messo in primo piano la scuola e non più il lavoro, questo ha portato a un aumento di diplomati e laureati anche se l'Italia resta ancora sotto la media europea.


Ma nella vita di tutti i giorni è veramente è così importante diplomarsi o laurearsi ?


È opinione diffusa che chi non vada a scuola diventi una persona stupida, impreparata, senza un proprio pensiero ma non sempre è così.


Una persona per realizzare i proprio sogni, per non trovarsi in difficoltà nella vita di tutti i giorni, per essere una persona con una certa cultura ha bisogno di studiare, di acculturarsi e la scuola aiuta a fare ciò, aiuta ad aprire la mente a conoscere cose nuove a essere liberi ma non è fondamentale.


Esistono tanti modi di studiare è sono completamente diversi tra di loro, la scuola è uno di questi, esistono persone molto acculturate che hanno avuto idee geniali, idee rivoluzionari che hanno permesso all'essere umano di evolversi ma che di fatto non hanno frequentato la scuola, basta pensare all'ideatore degli occhiali da sole.


I primi occhiali da sole erano senza lenti e sono stati creati, secoli fa, dagli Inuit, una piccola popolazione dell’Artide che sicuramente non ha avuto la possibilità di frequentare la scuola ma questo non significa che fossero persone stupide e lo stesso vale per l'ideatore dei primi occhiali da sole con le lenti, nati nell’Antica Roma e molto usate da Nerone.


Quest’ultimo, infatti, era solito guardare le lotte tra gladiatori attraverso uno smeraldo che se tagliata in un certo modo si riteneva avrebbe avuto un effetto riposante e correttivo (della miopia) sugli occhi.


Secondo me lo studio è stato, è e sarà sempre qualcosa di fondamentale, una di quelle cose che non può mancare nella vita di una tutti ma la persona non deve essere mai valutata dalla sua carriera scolastica ma unicamente dalla sua preparazione, dalla sua cultura e dal modo in cui si pone nella vita di tutti i giorni.

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