Riassunto ed Appunti Età giolittiana + Governo Giolitti + Prima guerra mondiale + dopoguerra dal (1903 a 1914 - 1914 a 1918 ) (Storia - Arte)

 1903 -1914

Età giolittiana

Le riforme attuali da Giolitti hanno l'obbiettivo di modernizzare l'Italia e svecchiare il governo

nel bene nel male



1903 - 1905 primo governo Giolitti

Giolitti chiede a turati, il leader del partito socialista italiano, di entrare a far parte del governo

ma turati rifiuta perché sa che il partito non lo seguirebbe. 

Giolitti trova, già all'epoca, uno squilibrio tra nord e sub e prova a creare delle politiche di mezzogiorno 


Politiche di mezzogiorno

Per risolvere ciò prova a fare credito, incentiva le banche a fare prestito ad aziende private così aumentare l'economia ma questo a poco peso allora segue un'altra strada.

Crea degli sgravi fiscali a patto che assumi un ragazzo giovane, per le arre terremotate

SI INIZIA A MUOVERE QUALCOSA

Giolitti ,a questo punto, fa intervenire lo stato, e così nasce il polo siderurgico di bagnoli per dare un impulso economico al sud Italia.

I salari aumentano e si inizia un ciclo di lotta per i diritti dei lavoratori, nasce la cgl 1906 Giolitti ripropone la statizzazione delle ferrovie ,provvedimento della destra storica, l'Italia ha un problema di rete ferroviaria, perché le ferrovie vanno i in mano ai privato da punto a al punto b un po' come le autostrade perché si pensava che privato e meglio. 

Avviene la  statalizzate delle ferrovie e per avere una grande approvazione da tutti propone che i ferrovieri che scioperavano spesso, diventano dipendenti statali con aumento dello stipendio ma perdono il diritto di sciopero.

Quando Giolitti sta perdendo l'appoggio dei partiti Giolitti si dimette, lasciando i governi nei problemi e nel frattempo lui programma cosa fare, quando questi governi si trovano in grande difficolta Giolitti si presenta con la soluzione in mano.

Un' altra metodologia che in caso di scioperi lui punta sulla stanchezza quando 


1906 - 1909 secondo governo Giolitti

Propone di abbassare il debito italiano andando ad abbassare la rendita dei titoli di stato già comprati andando ad aumentare il guadagno annuale e le persone che avevano comprato i beni del tesoro non li ridanno indietro perché gli italiani si fidano dell' Italia.

Cercare di investire nelle nuove tratte ferroviarie, dopo la statalizzazioni delle linee, si inizia a creare nuove linee ferroviarie ma a causa di una crisi nel 1907 tutto rallenta a quel punto interviene la banca d'Italia riuscendo a superare la crisi nonostante un nuovo ciclo di lotte.

troppe lotte lui si dimette


1911 - 1913 terzo governo Giolitti

progressismo

se ne esce con il suffragio universale maschile, per calmare la situazione sposta l'attenzione suffragio universale assicurazione statale ai lavoratori (pensione) impresa coloniale verso la Libia.


anni 20 Quarto governo Giolitti nel periodo roso 

che nasce per sanare crisi di fiume 




Prima Guerra Mondiale 

Inizio 28 luglio 1914 - Fine 11 novembre 1918

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L'assassinio a Sarajevo dell' erede al trono d'Austria Francesco Ferdinando da parte di Gavrilo (1914) principe rivoluzionario di origine Serbia Austria attacca la Serbia Russia perché sognava un paese composto solo di persone slave perciò si allea con la Serbia.

I tedeschi si alleano con l'Austria vs (Inghilterra Russia franchia) J; Giolitti decise di non partecipare alla guerra, facendo parte della triplice alleanza che comprendeva Italia Germania e Austria.

Ciò è stato possibile dato che tale patto doveva essere rispettato in caso una nazione nemica attaccasse l'Italia, la Germania o Austria ma in questo caso fu la Germania e l'Austria a dichiarare guerra perciò l'Italia non era obbligata ad intervenire.

La guerra all'inizi doveva essere una guerra lampo ma durò 4 anni la Germania attacca la franchia passando dal Belgio (Il Belgio era neutro) i tedeschi a 40km da Parigi vengo scoperti e vennero attaccati dall'esercito franco inglese l'Italia vedendo le cose come stavano andando decise nel aprile 1915 decise sotto all'ordine di Giolitti di firmare il patto di Londra alleandosi con l'intesa intesa, tradendo la triplice alleanza, con l' obbiettivo di ottenere dei territori al termine della guerra.

Gli austriaci, venuti a conoscenza del tradimento e decisero di attaccarono l'Italia ma gli italiani li respinsero, intanto l'Inghilterra e la Germania combattevano via mare ma arrivati ad un certo punto stremati dai combattimenti tornarono al proprio paese e si dichiararono vincitrici.

I tedeschi colpirono delle navi di rifornimento americane e gli americani senza pensarci 2 volte entrò a far parte del conflitto.

Nel 1917 la Russia si ritira dalla guerra firmando un trattato di pace con la germani andando a perdere svariati territori Inghilterra Italia e Francia si trovarono in difficoltà ma per fortuna a loro si unirono gli americani austriaci attaccarono l'Italia a caporetto l'intero esercito venne riorganizzato del generale armando Diaz gli austriaci persero piale

Austria e Germania sfiniti si arresero l'Italia ebbe la vittoria decisiva a vittorio veneto il 3 novembre 1918 austri armistizio 11 novembre Germania pace a guerra finita l'Italia non ebbe i territori promessi dal patto di Londra Dalmazia e fiume


Dopo guerra (Minimo)

Tutti i paesi erano usciti feriti da questa guerra, avevano perso economicamente ,a causa dei vari debiti che si erano creati, e socialmente ,a causa dei morti che la guerra si era portati con se.

Solo gli stati uniti, entrati in guerra in un secondo momento (2 anni prima della fine della guerra) erano usciti vincitori perché avevano perso poco economicamente e socialmente rispetto agli altri paesi anzi la loro economia crebbe.

Il prezzo che pagò l'Italia dopo la guerra fu altissimo 651.010 soldati, 589.000 civili per un totale 1.240.000 morti, l'economia che era basata sull'agricoltura perse una grossa fetta della sua forza-lavoro causando la rovina di moltissime famiglie e il mancato riconoscimento dei territori promessi da patto di Londra non era di aiuto (l'Italia avrebbe dovuto ottenere la Dalmazia settentrionale incluse le città di Zara, Sebenico e Tenin)

 


Dopo guerra (Completo)


La prima guerra mondiale decreta la fine della Belle Époque. Quell’epoca di benessere diffuso (apparente che nasconde in realtà tante contraddizioni) finì con la prima guerra mondiale. l simbolo delle belle époque è sicuramente la torre Eiffel, l’ingresso monumentale all’esposizione universale dell’89, l’edificio più alto al mondo in quel momento, che dimostrava la potenza della Francia, paese più avanzato e sviluppato. Quest’epoca di spensieratezza soprattutto per i ceti borghesi, che nascondeva però tutte le contraddizioni che c’erano con le lotte di classi, crollo con la prima guerra mondiale.
L’esposizione universale tenutasi a Parigi tra il 14 aprile e il 10 novembre 1900, rappresento lo specchio di un’epoca di invenzioni, scoperte, attrazioni, curiosità, con oltre 50 milioni di visitatori. L’obiettivo era mostrare la superiorità dell’uomo bianco e giustificarne la missione civilizzatrice nel mondo. La rivolta xenofoba dei Boxer, in Cina, aveva gli stessi obiettivi. Qui il governo occidentale rispose scatenando una violenta repressione.
Prima della Guerra Abbiamo un clima in cui si sviluppano correnti filosofiche secondo le quali il progresso della conoscenza era da ricercare più nell’intuizione individuale che nell’oggettività scientifica, e si sviluppano dottrine politiche che respingevano l’idea di nazione, correlata agli interessi della borghesia capitalista. l’insofferenza verso la morale borghese fu la base per la nascita di movimenti artistici e culturali che esaltano la comunità nazionale.
il radicalismo di destra e sinistra riteneva possibile la realizzazione di un vero cambiamento solo attraverso una rivoluzione o una guerra. guerra e rivoluzione sarebbero state accolte con Grande entusiasmo, ma queste aspettative sono subito deluse dalla Rivoluzione Francese, mito della guerra Come igiene del mondo, che trascinò l'Europa in brutalità e sofferenze.
Il mondo si spacca in due, nasce la triplice intesa, che comprendeva Inghilterra, Francia e Russia, e la triplice alleanza, che univa Germania Italia e Austria.  In questa situazione il contrasto tra Germania e Francia aumentava sempre di più, e l’Italia invece mostrava evidenti segni di disagio nel preservare un0’innaturale alleanza con l’impero austro-ungarico. Lo scoppio della guerra coglie tutti impreparati
La prima guerra mondiale doveva essere una guerra lampo, ma alla fine coinvolse 28 paesi, creò immense distruzioni e 8 milioni di persone morirono in Europa per questa causa. Nel corso della grande guerra possiamo osservare un divario tra lo sviluppo tecnologico degli arsenali militari e una concezione strategica ancora ispirata al modello delle battaglie ottocentesche. si genera un clima di follia, medici e psicologi iniziano a prendere confidenza con una nuova forma di invalidità, la NEVROSI DI GUERRA, responsabile di produrre sulla personalità dei soldati disturbi psichiatrici profondi. Si parla di generazione perduta, segnata in modo indelebile dalla guerra e incapace di abbandonare mentalmente la trincea per adattarsi al tempo di pace.
La fine della guerra porto ad un periodo di risi economica e instabilità sociale, tale da compromettere, come in Italia, la tenuta democratica delle istituzioni. L’anno successivo si tenne la conferenza di pace di Versailles, che pone le basi per la seconda guerra mondiale, dove si riunirono tutti i capi di stato di tutte le nazioni, stabilì il ridimensionamento della Germania, ritenuta principale responsabile del conflitto. L’impero austro-ungarico svanì, e favorì il diffondersi di regimi democratici nell’Europa centrale, permettendo la nascita di nuove nazioni, mentre il disfacimento di quello ottomano formalizzò in molti casi le conquiste coloniali acquisite dalle grandi potenze in medio oriente. Questo procurò diverse controversie internazionali. Gli accordi di pace furono proposti dal presidente americano Wilson, basati su principi corretti come la libertà di scambio. In Germania dopo il fallimento della Repubblica di Weimar (1918-1933) un tentativo di istaurazione di una repubblica, che doveva stabilire un modello in Europa, si affermò il partito nazista (1933), quindi si istaura una dittatura a tutti gli effetti. In Italia invece Mussolini nel 1919 firma il movimento dei fasci e prende il potere nel 1922, dopo la marcia su Roma istaurando un regime autoritario (modello utilizzato in seguito anche da Hitler in Germania). In molti paesi in Europa ci furono dittature a stampo fascista, come in spagna con Francisco Franco. Nel 1917 nell’ex unione sovietica l’impero russo crolla con la rivoluzione d’Ottobre e si instaura il regime comunista che poi sfocerà in una dittatura totalitaria nel 1924 dopo la morte di Lenin.
La guerra civile in Spagna portò al crollo delle istituzioni repubblicane e alla nascita di un governo dittatoriale di stampo fascista. Alla fine degli anni 30 la democrazia era presente solo in Francia, Inghilterra e stati uniti. Il patto di non aggressione del 1939, stipulato tra Mosca e Berlino, permetteva alla Germania di concentrarsi su in solo fronte, ovvero le ultime democrazie rimaste in Europa.

 L’Europa quindi tra gli anni 20 e 30 era devastata dal conflitto causati dai regimi di carattere totalitario, mentre l’America proprio in questo periodo inizia a diventare autonoma rispetto all’arte europea, con un grande sviluppo economico e politico fino al 1929, anno del crollo della borsa di Wall Street, crisi prima finanziaria poi economica. In America riuscirono a reagire, con politiche di investimento pubblico, conservando una forma democratica, grazie a Roosevelt, investendo su molte imprese e sul lavoro, anche dal punto di vista femminile (una vera e propria rivoluzione). (Arrenda: differenza tra regime totalitario e dittatura) I nuovi regimi (totalitari)
si formano su regimi di massa, condizionando tutti i milioni di persone cercando di controllarne la coscienza. Si sono serviti dell’educazione, del cinema e della radio per propagandarsi. In particolare, anche l’arte fu un mezzo.
Per poter conservare il consenso di massa bisognava intervenire su alcuni punti, come l’arte visiva, molto importante per far arrivare i concetti a tutti. Tutti si servono di un linguaggio comune, il linguaggio classicista, in particolare il naturalismo classicista, accademico. In Italia il punto di riferimento era l’arte romana. Richiamavano il consenso richiamando a cose che tutti potevano riconoscere. In Germania con Hitler diede l’incarico al ministro per la Cultura popolare e della Propaganda nazista di occuparsi dell’arte. Soppresse il Bauhaus nel 1933 e nel 1937 organizzò a Monaco una mostra itinerante intitolata Arte Degenerata che intendeva deridere le opere d’arte d’avanguardia non accettabili dal regime, facendole girare in tutto il paese. Ritirò tutte le opere d’avanguardia dai musei facendole scomparire. L’ingresso era gratuito alla mostra e quindi milioni di persone la visitarono. In Italia l’atteggiamento del regime fascista non fu netto, non ebbe una posizione chiara. Da una parte non favorì le arti d’avanguardia, ma lo tollerò, probabilmente perché anche gli artisti aderivano al partito fascista. Un’eccezione è la Russia, che dal 17 fino al 24 Lenin ebbe l’idea di rifondare l’arte per servire la Russia e addirittura invitò tutti gli artisti d’avanguardia di organizzare il gruppo. Dopo la sua morte con Stalin fu promosso il realismo socialista e bloccò lo sviluppo dell’arte di avanguardia.
gli anni 20 sono caratterizzati da questa sensazione di disorientamento, presente in arte nei celebri “orologi molli” di Salvador Dalì, espressione della relatività soggettiva del divenire, così come nel “romanzo ponte” che Marcel Proust porta a termine tra il 1913 e il 1927. il romanzo come genere letterario diventa in questi anni lo specchio privilegiato in cui si riflette lo spaesamento in atto, le angosce, le speranze, le nostalgie.
viene fuori un desiderio di totalità, che ti traduce nel recupero di arte totale, aspirazione anche del Tardo Romanticismo. totale è anche il desiderio di svago e eccesso, che trova soddisfazione nei nuovi balli importati dall’America, nel consumo di alcolici, nella nuova sensualità femminile, in cui donne con capelli corti e abiti maschili infrangono le convenzioni sociali. totale è anche la crisi economica finanziaria, l’aspirazione ad un nuovo modello di autoritarismo, con l’avvento del fascismo in Italia e il suo controllo su ogni aspetto della nazione. ma il totalitarismo, nato per riportare ordine, condurrà l’Europa verso una crisi identitaria ancora più profonda.


 

 

LE TENDENZE D’AVANGUARDIA (Le Avanguardia  prima guerra mondiale)


Per quanto riguarda le tendenze d’avanguardia, le ultime due avanguardie storiche sono il dadaismo in Svizzera e il Surrealismo in Francia. Il dadaismo nasce durante la prima guerra mondiale non prima né dopo, 1916/1917. E quindi fu possibile che un’avanguardia nacque in quegli anni perché nasce nella Svizzera neutra che non partecipò alla guerra, lì per lì fu soltanto una provocazione poetica, ma che ebbe grandi sviluppi dopo la seconda guerra mondiale. È ancora presente oggi come new dada. L’ultima avanguardia vera e propria storica è stata il surrealismo che nasce nel 1924 fino al 1939, anche qua le date per la fine non possono essere date precise, perché anche il surrealismo è ancora operante nelle tendenze contemporanee soprattutto nei linguaggi di massa, pubblicità, cinema, fotografia.
Contemporaneamente, tra le due guerre, nasce BAUHAUS, istituto d’arte e design primo al mondo fondato, nella quale non si cercava di formare il semplice architetto o il semplice ingegnere o il pittore o lo scultore, ma si cercava di formare una nuova figura: il designer (William Morris ne anticipò il concetto), oggi figura fondamentale nella produzione contemporanea – un progettista della forma, dell’oggetto industriale. Il designer si occupa dell’estetica del prodotto (nella catena industriale) deve dare un’immagine estetica precisa a quel prodotto industriale, sulla base di una serie di studi che vengono fatti per la prima volta a Bauhaus. lo scopo finale è l’unificazione di arte e artigianato, pratica e teoria, in un’unica universale opera d’arte totale.
In Italia, nello stesso periodo, ci sono diverse tendenze: il secondo futurismo che non è più il futurismo storico perché i protagonisti di quello storico erano tutti morti oppure avevano abbandonato il futurismo( i 5 firmatari non c’erano più), che fu tollerato dal regime, contemporaneamente ci fu una tendenza che fu definita ritorno all’ordine, movimento promosso dal regime, a Roma si espresse intorno al gruppo di valori classici, mentre a Milano intorno alla figura di margherita Sarpà ( giornalista e scrittrice di mussolini), fondò anche il gruppo d’arte 900 italiano; contemporaneamente nasce la pittura metafisica nel 1917 ( contemporanea al dadaismo) la possiamo chiamare un’ampia avanguardia. Negli anni 20 30 40 cambia l’architettura mondiale con la venuta dell’architettura razionalista o funzionalista o del movimento moderno e che in Italia nacque e si diffuse nell’epoca del fascismo, contemporaneamente si sviluppo il tradizionalismo monumentali sta che vide molte scuole create come il Giannone e la Sapienza di Roma.




 

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Foto prese da Wikipedia

Video del governo Giolitti

Video sulla prima guerra mondiale

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